Coppa Veneto: Bassano cade a Schio, al ritorno serve l’impresa

time out bassano

Nella gara di andata delle semifinali i giallorossi perdono malamente con l’Avolley al termine di una serata da dimenticare. Al ritorno, il 26 febbraio al PalaDue, serve un 4-0

 

Altair Avolley – Bassano Volley 3-0 (25-19, 25-21, 25-22)

Bassano Volley: Parolin 7, Finco 1, Bertagnin 6, Gazzola 3, Frighetto (K) 1, Carlesso 3, Conte, Pontarollo 1, Stragliotto 2, Girolimetto 5, Sgarbossa 9, Tosin (L), Andriolo (L). All. Marchetto

Note. Bassano: battute vincenti 1, battute errate 4, muri (fatti/subiti) 9/8

 

Una serata storta che più storta non si può rischia di rovinare il cammino del Bassano Volley verso la sua seconda finale di Coppa Veneto consecutiva: nella gara di andata delle semifinali, giocata ieri sera al Pala Don Bosco di Schio, i giallorossi sono caduti infatti rovinosamente sul campo dell’Altair Avolley subendo un 3-0 pesante contro una squadra che sin qui in campionato avevano sempre battuto, seppur sempre soffrendo e vincendo al tie break sia all’andata che al ritorno. In gara 1 di semifinale invece non ha funzionato praticamente niente e così la macchina da guerra che sin qui in stagione aveva perso solamente due partite (una in campionato con Belluno e una in Coppa con il Povolaro in ottobre) si è dovuta fermare per la terza volta di fronte ad un avversario, peraltro in gran forma, che senza dubbio ha vinto con pieno merito giocando un’ottima partita. Fortuna che la Coppa Veneto prevede che le semifinali siano l’unico turno con gare di andata e ritorno, altrimenti la corsa verso la finale sarebbe finita. Invece martedì 26 febbraio al PalaDue i ragazzi di Marchetto avranno la possibilità di riscattarsi conquistando la possibilità di giocarsi per il secondo anno consecutivo la Coppa il prossimo 10 marzo a Chioggia: certo ci vorrà il miglior Bassano e soprattutto una vittoria per 3-0 che rimandi ogni verdetto al cosiddetto “golden set” ovvero al set supplementare di spareggio per decidere chi delle due sarà la finalista.

Poco da dire sulla cronaca di un match in cui i giallorossi hanno praticamente sempre inseguito gli avversari mentre a nulla sono serviti i tanti cambi fatti da mister Marchetto nel corso del match. Il tecnico bassanese manifesta un po’ di preoccupazione per un dato che in effetti salta all’occhio: “E’ la terza partita ad alto tasso di adrenalina in cui non riusciamo ad esprimere al meglio il nostro gioco e questo è senza dubbio un aspetto su cui dobbiamo lavorare. Si è visto sin dai primi punti che non eravamo in serata e purtroppo non siamo mai entrati in partita. Se vogliamo arrivare in finale dobbiamo cambiare tipo di approccio a questi match, dobbiamo difendere e giocare meno come singoli e più come squadra: lo spirito di squadra, il senso di appartenenza e anche l’orgoglio della maglia che si indossa devono e dovranno sempre essere il motore delle nostre prossime sfide”. Adesso testa al campionato per due sfide con squadre a caccia di punti salvezza come il Came e il Cus Padova, dopodichè il 26 febbraio tutti al PalaDue per tentare l’impresa. Noi ci crediamo.


Posted on 15 febbraio 2019 in Campionati

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